Gli
abitanti della Foresta Nera iniziarono la costruzione di orologi intorno al 1630. All'inizio si ebbe solo una limitata
produzione altamente artigianale: i cosiddetti "Hauslers" ossia contadini con fazzoletti di terra troppo
piccoli per poter vivere dignitosamente, erano spinti a guadagnarsi da vivere
producendo orologi nei lunghi mesi invernali. La passione per il legno e per la
sua lavorazione fece si che gli orologi fossero sempre bellissimi e
ricercatissimi in tutta Europa. In seguito gli artigiani si specializzarono in incisioni, in meccanismi
oppure in decorazioni a seconda dei
bisogni e, come accadde ovunque allo sbocciare dell'era industriale, questo
processo di specializzazione aumentò di molto la qualità del prodotto. Nel 1738
Franz Ketterer da Schönwald fu il
primo ad inserire il sistema di cuculo in un orologio. Non si sa perchè
Ketterer scelse di emulare il verso del cuculo, ma di sicuro non fu un'impresa
facile! Il sistema infatti era uguale a quello che si usa oggi: l'aria viene
soffiata da due mantici attraverso due piccoli flauti. I flauti avendo due
tonalità diverse producono il tipico cucù-cucù alla stregua di un piccolo organo
a canne. Il settore divenne sempre più importante e per esempio si sa che nel
1808 a Triberga e nei paesi vicini ben 790 dei 9013 abitanti erano coinvolti
nella produzione di orologi a cucù. Nel 1850 venne fondata la scuola per
orologiai a Furtwangen. Le versioni prodotte furono tantissime: all'inizio si
utilizzava il peso di una pietra appesa ad una corda che grazie al suo peso
azionava gli ingranaggi. Prese poi il posto di questo sistema la classica pigna
con catenella. Il legno usato per le
targhe e il quadrante veniva raccolto nei dintorni, si usava invece il legno
duro degli alberi da frutto per alcuni ingranaggi.